mercoledì, dicembre 06, 2006

Lettera ad una farfalla, ovvero considerazioni sulla felicità

LA FARFALLA

Sono stanco di correre
dietro ad una farfalla
mi fermerò
sulla riva di quel fiume
ad aspettarla.

Una mia poesia dell'84 già postata nel blog


Quando si è giovani si vivono alcune esperienze che poi col passare degli anni si rivelano utili per capire o, almeno si spera, facciano riflettere.
Rincorrere farfalle è stata una cosa che da bambini in molti hanno fatto, io compreso, ma sinceramente se dovessi contare quelle che ho raggiunto mi basterebbero le dita di una mano.
Questo mi ha fatto riflettere, spesso più ci affanniamo a rincorre qualcosa e in particolare la felicità, più non la raggiungiamo, o quando crediamo di averla raggiunta ciò che pensavamo dovesse renderci felici non ci soddisfa più e ci rimettiamo alla ricerca di altro, un continuo rincorrere di eventi, persone e cose.
L’uomo per sua natura è un insoddisfatto, non voglio fare un’esortazione a restare in attesa che ci piova tutto in testa come per magia, non possiamo vivere “En attendant Godot” (Samuel Beckett 1952), perchè altrimenti la vita si svuoterebbe di significato, finiremmo per farci passare addosso passivamente gli eventi.
La felicità non può che essere uno stato che si manifesta nel presente perciò non possiamo trovarla nel futuro e va ricercata partendo da quello che abbiamo, "se morissi in questo istante non ne soffrirei, perchè tu sei qui presente" (Raffaele Tedesco - Sei come sei di Tedesco-Anastasi cd La Strada).
Purtroppo spesso ritieniamo che la felicità è l'abbondanza, i beni di lusso, il successo, il potere, la gloria, ma poichè non tutti riescono ad ottenerli, ciò potrebbe portarci all'infelicità.
Ci sono delle condizioni o bisogni minimi che se nel presente non riusciamo a soddisfare probabilmente o difficilmente riusciamo ad appagare il nostro senso di felicità; nutrirsi, riscaldarsi, la salute, questo però è qualcosa che nella nostra società dovrebbe (purtroppo non lo è) essere superato.
Quando dico che bisogna partire dal presente e dalle cose che abbiamo penso all’amore, dare e ricevere amore iniziando dalle persone che più ci stanno vicine, agli amici, alle persone che incontriamo nel percorso della vita.
L’amicizia è un altro importante fattore, questo vuol dire non solo circondarsi da amici per sentirsi protetti, ma anche ricercare la pace, la solidarietà, l’eliminazione delle barriere e delle ingiustizie, il superamento delle differenze che limitano il dialogo con gli altri.
Altro fattore importante del presente è la libertà, innanzitutto liberi da condizionamenti interni ed esterni che limitano il nostro agire, liberi da pregiudizi.
Se riusciamo a valorizzare ed apprezzare anche solo parte di questi fattori, che ritengo fondamentali, possiamo sicuramente avere un punto di partenza per soddisfare il nostro desiderio di felicità.
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