domenica, settembre 02, 2007

Festeggiamenti in onore di Sant'Egidio Abate

Come ogni anno nei giorni che vanno dal 30 agosto al 1 settembre si sono svolti i festeggiamenti in onore del nostro Patrono.
In verità questi sono i giorni conclusivi poichè l'inizio dei festeggiamenti è fissato al 23 agosto con la Novena.
Negli ultimi tre giorni agli aspetti più religiosi si affiancano quelli civili, con gli spettacoli di musica del 30, la banda che porta la festa in tutte le strade durante i tre giorni e in piazza la sera del 31, i fuochi, le bancarelle, le giostre.
La sera del Primo la musica leggera, quest'anno sul palco Andrea Mingardi e la Rosso Blues Brothers Band, oltre due ore di musica e parole che hanno attraversato diversi generi musicali.
Quello di Andrea Mingardi è stato uno degli spettacoli più belli degli ultimi anni anche grazie agli ottimi musicisti e alle due cantanti/coriste che lo hanno accompagnato.

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mercoledì, agosto 29, 2007

Latronico incontra il Parco

Si è svolta ieri sera in Piazza San Giovanni a Latronico una manifestazione promossa dall'Amministrazione Comunale di Latronico in collaborazione con l'Ente Parco Nazionale del Pollino, "Latronico incontra il Parco".
La serata è stata animata da Carmelo Pizzuti e Carmine Tedesco del servizio promozione e comunicazione dell'Ente che hanno raccontato e presentato suggestive immagini del Parco.
Nel corso della manifestazione è stato possibile degustare alcuni prodotti tipici del Parco come la melanzana rossa di Rotonda, salumi, formaggi, prodotti da forno e vino.
Anche i più piccoli hanno avuto modo di trovare uno spazio tutto loro, è stato infatti organizzato un piccolo gioco.

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martedì, agosto 21, 2007

Rocco Papaleo e i Bubbets a Latronico

Ieri sera nel Parco delle Terme a Latronico si è tenuto uno spettacolo/recital/concerto di Rocco Papaleo accompagnato dai "Bubbets".
Lo spettacolo ha confermato la bravura di Rocco Papaleo che ha divertito ed emozionato il numeroso pubblico presente.

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martedì, agosto 14, 2007

Roberto Veccioni a Viggianello

Martedì sera sono stato al concerto di Vecchioni a Viggianello.
Il cantautore milanese ha regalato al pubblico ho un grande spettacolo, complimenti agli organizzatori.
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Sagra del miele a Latronico

Lunedì sera a Piazza San Giovanni Sagra del Miele latronichese con varie degustazioni, ottima quella col pecorino di Moliterno.
La serata era allietata dal gruppo di musica popolare di Terranova del Pollino "SUONI".
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giovedì, agosto 09, 2007

Inaugurazione di Piazza San Sangiovanni a Latronico

L'altra sera il 6 agosto è stata inaugurata Piazza San Giovanni.
La piazza c'è sempre stata, le è stato rifatto il "look", si è ridato vita ad un angolo del centro storico che spero possa diventare un luogo di aggregazione e scambio di idee.
Interessante la serata musicale con l'Orchesta G. Verdi di Bella.



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mercoledì, marzo 28, 2007

Lettera a Paolo Gallori

Era da un pò di tempo che avrei dovuto scriverti, da quando ho conosciuto un ragazzo di Praia a Mare e come spesso capita, quando si incontrano due persone di paesi quasi vicini, si comincia cercare di individuare le persone che si conoscono del paese dell'altro.
Delle persone che conosco di Praia non potevo che citare te, credo che sono passati più di dieci anni dall'ultima volta che ci siamo visti (una sera a cena a Latronico a casa di Giuseppe Santochirico), però devo dire che spesso mi è capitato di pensare a te, qualche volta ho chiesto a Giuseppe, delle persone conosciute all'università sei l'unico di cui ho un ottimo ricordo e del quale ancora ricordo nome e cognome (anche di qualche ragazza di cui conservo per altri motivi ottimi ricordi non saprei dirti di alcune il cognome o il posto da dove venivano).
Avevo saputo che lavoravi per Kataweb ma non sapevo di cosa di preciso ti occupavi, poi qualche mese fa parlando di te con Angelo (il ragazzo di cui sopra) mi ha detto che ti occupavi di musica.
Tornato a casa la prima cosa che ho fatto è stata quella di cercarti attraverso Internet e così ho avuto modo di leggerti e di rivederti in qualche videointervista.
Da quel momento ho pensato di scriverti una lettera sul mio blog , poi portruppo per vari motivi non riuscivo mai a scriverti, oggi ritagliando un pò di spazio ho deciso che avrei dovuto farlo.
E così sono andato a rivedere la videointervista a Vinicio Capossela a leggere qualche tuo articolo e devo farti i miei complimenti e dirti che sono immensamente felice di sapere che hai raggiunto un buon successo.
Spero che avremo modo di incontrarci per scambiare due chiacchiere per raccontarci qualcos'altro di noi.
Con affetto.
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mercoledì, febbraio 07, 2007

Cartolina di ritorno da Cracovia, appunti di viaggio

Questa lettera avrei dovuto scriverla di ritorno da Cracovia, ma un piccolo contrattempo mi ha costretto a rimandare.


All'aeroporto Santa Eufemia di Lamezia Termine al rientro da Torino con volo Alitalia, il mio bagaglio si è perso, questo ha comportato uno slittamento nei tempi, poichè la lettera avrebbe potuto avere un inizio diverso a seconda se il bagaglio sarebbe stato ritrovato o meno.



Fortunatamente il bagaglio è stato trovato e consegnato in perfetto stato e con tutti gli oggetti personali.

Ora posso iniziare a scrivere i miei appunti sul viaggio a Cracovia.

Sono partito da Latronico verso le 6,45 per raggiungere Tortora dove mi aspettava un collega, insieme abbiamo raggiunto Lamezia Terme dove, dopo quasi due ore di ritardo, abbiamo preso l'aereo che ci ha portato a Torino, da dove poi in serata siamo partiti alla volta di Cracovia.

Siamo giunti all'aeroporto e con un taxi ci siamo diretti all'hotel dove avevamo prenotato e dove si svolgeva il meeting di Microtik.

Molto interessante il meeting che ci ha fatto meglio capire il Wi-FI, servizio che a breve attiveremo nella nostra area per raggiungere alcuni comuni scoperti dalla banda larga, e tutto quanto gira intorno a questo mondo.
Al meeting erano presenti molti giovani, soprattutto dell'est europeo, che ci ha portato a fare alcune considerazioni su quanto giovane è quella società e con quanta fiducia e entusiasmo si approcciano alle nuove tecnologie.
Sono state presentate anche interessanti esperienze di paesi come la Danimarca o gli Stati Uniti che hanno una copertura notevole del proprio territorio per quanto riguarda la banda larga.

Sicuramente questo viaggio ha contribuito ad aumentare le mie conoscenze, sia da un punto di vista tecnico e professionale che umano.
Nei due giorni di permanenza a Cracovia, nonostante la neve e i -10 gradi, ho avuto modo di visitare un pò la città, il quartiere ebreo, la piazzia medievale, il mercato, e devo dire di aver avuto modo di conoscere ed apprezzarla, mi è sembrata una città viva, ospitale, con una buona cucina.












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lunedì, gennaio 29, 2007

Lettera alla famiglia Gaddozza

Carissimi, ho appena finito di vedere il vostro film in dvd che per vari motivi non ero riuscito a vedere al cinema.
Ero molto interessato a vedere il film non solo per la stima e l'affetto che mi lega ad alcuni interpreti ma anche per trascorrere un pò di tempo in modo diverso dal solito, purtroppo nei diversi giorni di programmazione alcuni impegni mi avevano impedito la visione con mio grande dispiacere, per fortuna avete pensato di far uscire un dvd che mi ha dato la possibilità di vedere quanto da voi realizzato.
Devo complimentarmi con voi, ho apprezzato molto il film, non sono in grado di giudicarlo da un punto di vista di critica cinematografica, ma la cosa che mi ha maggiormente colpito è stata la vostra grande capacità di mettere insieme e coinvolgere nel vostro progetto tanti giovani e meno giovani di Latronico.
In un paese come il nostro che vive problemi legati allo spopolamento, all'indifferenza, un progetto come il vostro merita il plauso perchè ha sicuramente rappresentato un momento di aggregazione per voi che l'avete ideato, scritto, interpretato, fatto la regia, il montaggio, ma anche per tutti quelli che per curiosità, per piacere, per invidia, hanno deciso di vederlo.
Sicuramente ad ognuno avrà suscitato emozioni diverse, ma ceratamente per tutti è stata l'occasione di vivere un'emozione, spero che avrete voglia e il piacere di farcene vivere delle altre. Condividi

venerdì, gennaio 12, 2007

Lettera ad un'amica, ovvero considerazioni sulla morte

Carissima, ho saputo del dolore che in questi giorni ha colpito la tua famiglia. E' sempre diffcile in questi momenti trovare le parole giuste, in queste occasioni o ogni volta che mi viene di pensare alla morte la mia mente va a pescare frammenti di poesie, di canzoni o altro.
Ad esempio ripenso alla lettera di Epicuro a Meneceo sulla felicità "Prima di tutto abituati a pensare che la morte non costituisce nulla per noi, dal momento che il godere e il soffrire sono entrambi nel sentire, e la morte altro non è che la sua assenza. L'esatta coscienza che la morte non significa nulla per noi rende godibile la mortalità della vita, senza l'inganno del tempo infinito che è indotto dal desiderio dell'immortalità. Quando noi viviamo, la morte non c'è, quando c'è lei, non ci siamo noi. Il vero saggio, come non disdegna vivere, così non teme di non vivere più. Come dei cibi sceglie i migliori, non la quantità, così non il tempo più lungo si gode, ma il più dolce. Chi ammonisce poi il giovane a vivere bene ed il vecchio a ben morire è stolto non solo per la dolcezza che c'è sempre nella vita, anche da vecchi, ma perché una sola è la meditazione di una vita bella e di una bella morte".
A volte rileggo Verrà la morte di Cesare Pavese "Verrà la morte e avrà i tuoi occhi questa morte che ci accompagna dal mattino alla sera, insonne, sorda, come un vecchio rimorso o un vizio assurdo. I tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto, un silenzio. Cosí li vedi ogni mattina quando su te sola ti pieghi nello specchio. O cara speranza, quel giorno sapremo anche noi che sei la vita e sei il nulla. Per tutti la morte ha uno sguardo. Verrà la morte e avrà i tuoi occhi. Sarà come smettere un vizio, come vedere nello specchio riemergere un viso morto, come ascoltare un labbro chiuso. Scenderemo nel gorgo muti.", oppure leggo il testo della canzone di Fabrizio De Andrè La morte "La morte verrà all'improvviso avrà le tue labbra e i tuoi occhi ti coprirà di un velo bianco addormentandosi al tuo fianco nell'ozio, nel sonno, in battaglia verrà senza darti avvisaglia la morte va a colpo sicuro non suona il corno né il tamburo. Madonna che in limpida fonte ristori le membra stupende la morte no ti vedrà in faccia avrà il tuo seno e le tue braccia. Prelati, notabili e conti sull'uscio piangeste ben forte chi ben condusse sua vita male sopporterà sua morte. Straccioni che senza vergogna portaste il cilicio o la gogna partirvene non fu fatica perché la morte vi fu amica. Guerrieri che in punto di lancia dal suol d'Oriente alla Francia di strage menaste gran vanto e fra i nemici il lutto e il pianto davanti all'estrema nemica non serve coraggio o fatica non serve colpirla nel cuore perché la morte mai non muore."
Quando penso alla morte passo da stati di angoscia e paura a stati di indifferenza e piacere, in verità non c'è niente di più giusto della morte, "Tu qua' Natale...Pasca e Ppifania!!! T''o vvuo' mettere 'ncapo... 'int'a cervella che staje malato ancora e' fantasia?...' A morte 'o ssaje ched''e?... è una livella. 'Nu rre,' nu maggistrato,' nu grand'ommo, trasenno stu canciello ha fatt'o punto c'ha perzo tutto,' a vita e pure 'o nomme: tu nu t'hè fatto ancora chistu cunto? (da 'A livella di Totò)
Senza la morte la vita non avrebbe senso, se non ci accompagnasse il pensiero e la certezza della morte tutto si svuoterebbe di significato, ci viene dato un tempo nel quale lasciare anche una sola piccola traccia, moriamo veramente solo quando muore il ricordo di noi.
Ti lascio con i versi di una mia poesia Quando la nera donna
Quando la nera donna
un velo bianco stenderà sul mio volto
e mi addormenterò per un lungo sonno
il mio corpo tra altri mille sarà sepolto.
Non voglio il pianto della gente
non voglio sulla mia tomba alcun fiore
il mio nome resterà nella loro mente
come nel loro cuore resterà il mio amore.
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martedì, gennaio 02, 2007

Lettera all'anno vecchio e a quello nuovo.

O giorni, o mesi, che andate sempre via; sempre simile a voi è questa vita mia; diverso tutti gli anni e tutti gli anni uguale, la mano di tarocchi che non sai mai giocare. (Canzone dei dodici mesi - Francesco Guccini)
Carissimi, sono stato indeciso fino ad oggi non sapevo se scrivere prima che l'anno appena trascorso finisse o dopo, poi ho deciso per dopo, senza però un motivo preciso.
Come ogni anno quando un anno si congeda e l'altro arriva si fanno bilanci e buoni propositi.
Non voglio fare un bilancio dell'anno appena trascorso perchè, come spesso accade, si finisce per ricordare soprattutto le cose meno belle, preferisco ringraziarti per esserci stato ho così potuto fare nuove esperienze da cui trarre consigli e suggerimenti per il futuro.
Spero che ti starai godendo un pò di meritato riposo, scusa se ogno tanto ti richiamerò per pescare avvenimenti trascorsi, ma i ricordi spesso aiutano.
Non ho per te che sei appena arrivato buoni propositi da fare, prenderò quello che verrà cercando di tanto in tanto (o magari spesso) di aggiungere qualcosa di mio.
Da un pò di tempo correte e trascorrete molto più in fretta, "avevo pochi anni e vent'anni sembran pochi poi ti volti a guardarli e non li trovi più (Bufalo Bill - Francesco De Gregori), e starvi dietro è sempre più difficile.
Ricordo quando avevo 15/16 anni che eravate più lenti, per passare un anno ci voleva un'eternità e ora che la maturità ci fa vivere meglio ogni istante ve ne andate in fretta, l'unico modo per starvi dietro è forse quello di non pensare a quello che verrà, non è un invito al vivere alla giornata, ma prendere tutto quello che mi sarà dato e viverlo con intensità.
Tu ne quaesieris, scire nefas, quem mihi, quem tibi
di dederint, Leuconoe, nec Babylonios temptaris numeros. Ut melius, quidquid erit, pati, seu plures hiemes, seu tribuit Iuppiter ultimam,quae nunc oppositis debilitat pumicibus mare Tyrrhenum: sapias, vina liques, et spatio brevispem longam reseces. Dum loquimur, fugerit invidaaetas: carpe diem, quam minimum credula postero.
(Non domandarti – non è giusto saperlo – a me, a tequale sorte abbian dato gli dèi, e non chiederlo agli astri, o Leuconoe; al meglio sopporta quel che sarà: se molti inverni Giove ancor ti conceda o ultimo questo che contro gli scogli fiacca le onde del mare Tirreno. Sii saggia, mesci il vino – breve è la vita – rinuncia a speranze lontane. Parliamo e fugge il tempo geloso: cogli l'attimo, non pensare a domani.)
Dai Carmina di Orazio Condividi