martedì, marzo 28, 2006

Elezioni e Fisco

Siamo a pochi giorni dalle elezioni politiche e la campagna elettorale resta su toni molto accesi.
La cosa che maggiormente trovo poco corretto è lo screditamento dell'avversario politico e mi riferisco soprattutto alle accuse del Presidente del Consiglio sul programma dell'Unione, in particolare per quel che concerne il fisco.
Trovo il modo di far politica del Presidente Berlusconi vecchio.
Sta cercando di infondere paura agli italiani e non a caso su temi specifici molto a cuore agli italiani: i risparmi e la casa.
"Questi signori hanno messo gli occhi sui beni di voi italiani. Hanno messo nel mirino i vostri risparmi, le vostre case, le vostre piccole imprese."... "Noi, invece, come sanno tutti, le mani nelle tasche degli italiani non le abbiamo messe e non le metteremo mai. Noi le tasse, anche se meno di quanto volevamo, le abbiamo diminuite e vogliamo diminuirle ancora, perché nel nostro programma è previsto il quoziente familiare, che tiene conto del numero dei componenti della famiglia", ecco quello che si legge sul sito del partito di Berlusconi.
Ecco da un lato i cattivi che vogliono depredarci e dall'altro lato i buoni.
Non sono un esperto di finanza pubblica ma credo che il vero problema non sia dimunuire le tasse.
Perchè se le tasse diminuiscono ma poi aumenta il costo di una marca da bollo da 11,00 Euro a 14,62, questo colpisce indiscriminatamente tutti e annulla il beneficio della diminuzione delle tasse.
Oggi occorre innanzitutto una politica che trasmetta ai cittadini una maggiore responsabilità verso il pagamento delle tasse. Non basta solo la lotta all'evasione ma bisogna infondere una nuova cultura: pagare le tasse è un dovere di tutti.
Poi si può stabilire chi, come e quanto deve pagare. Questo è l'unico modo per far sì che uno Stato diventi efficente.
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