venerdì, novembre 24, 2006

Lettera a Luciano Ligabue, ovvero considerazioni sulla vita.

Caro Luciano, non ci conosciamo e mi scuso della confidenza che mi sono preso.
Da quando ho cominciato ad ascoltare la tua ultima canzone Happy Hour, c'è stata una frase che mi ha particolarmente colpito e di tanto in tanto ci rifletto: "vivere vivere solo la metà e la vita che non spendi che interessi avrà?".
Questa cosa mi fa spesso pensare a tante situazioni di ogni giorno e sull'importanza di vivere sempre fino in fondo senza lasciare spazi vuoti nelle nostra vita e soprattutto vivere in serenità col gli altri.
Qui non posso che rifarmi a una canzone di Francesco Guccini Canzone di notte n° 2 "O forse non è qui il problema e ognuno
vive dentro ai suoi egoismi vestiti di sofismi, e ognuno costruisce il suo sistema di piccoli rancori irrazionali, di cosmi personali scordando che poi infine tutti avremo due metri di terreno".
La vita è qualcosa di straordinario che sciuparla dietro a rancori, a rimorsi, a rimpianti, finisci per viverla a metà o forse peggio anche meno e senza avere niente in cambio per quella parte che non vivi.
A volte possono succedere eventi che rompono gli equilibri sui quali è basata la tua vita che ti fanno scoprire fragile, impotente, ti mettono dentro dubbi, fanno venir fuori contraddizioni, la tua malattia o quella di un tuo caro che ti fa crollare tutto, la conoscenza di una nuova persona tanto speciale da farti riscoprire tuoi lati nascosti, scoprire che tuo figlio è talmente idiota che per sentirsi forte deve prendere a pugni un ragazzo indifeso e filmarlo per riderci con altri idioti.
Sono però prorprio queste situazioni, positive o negative, che dovrebbero darci la spinta a trovare in ogni istante della nostra giornata la felicità di vivere.
Deve essere proprio la nostra fragilità che è sempre in agguato per farci cadere a darci la forza per gioire di quello che abbiamo, non possiamo sempre guardarci intorno e invidiare quelli che pensiamo hanno qualcosa in più di noi.
Concludo con una frase di Paulo Coelho estratte da "Le cose che ho imparato nella vita": Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano. Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride e ognuno intorno a te piange.
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